Palermo è unica al mondo perché: 1 – dispone del Centro Storico più grande d’Europa (agli atti dell’UNESCO è tale, forse pari a quello di Lisbona). Calabria. 3 – Noi abbiamo la ‘Pietra di Palermo’, giudicato il secondo più importante – dopo la stele di Rosetta – testo bilingue per la traduzione della lingua egizia.
Il centro storico di Palermo è suddiviso in quattro quartieri storici detti mandamenti: Kalsa, Albergheria, Seralcadio e La Loggia.
Attualmente i quartieri corrispondono alle prime 4 unità del primo livello di Palermo.
Tale suddivisione risale alle modifiche urbanistiche introdotte dai governanti spagnoli tra il XVI ed il XVII secolo: fu la costruzione di via Maqueda che, tagliando longitudinalmente il Cassaro divise lo spazio urbano in quattro aree.
Ogni mandamento aveva una propria santa patrona (fino al 1624, anno in cui Santa Rosalia divenne patrona dell’intera città) ed un suo stemma:
La Kalsa (o Mandamento Tribunali) aveva come patrona Sant’Agata e il suo stemma era il fiore della rosa
L’Albergheria (o Mandamento Palazzo Reale) aveva come patrona Santa Cristina e il suo stemma era un serpente verde in campo oro
Il Seralcadio (o Mandamento Monte di Pietà) aveva come patrona Santa Ninfa e il suo stemma era Ercole che atterra il leone
La Loggia (o Mandamento Castellammare) aveva come patrona Sant’Oliva e il suo stemma era quello della casa reale d’Austria.
I Quattro Canti fungono da storico punto di convergenza dei mandamenti, con i suoi quattro palazzi monumentali le cui facciate presentano sulla sommità le statue delle patrone, dei re e delle allegorie dei corsi fluviali di Palermo.
Oggi è la circoscrizione più piccola e più antica della città di Palermo, il terreno è contraddistinto da un falsopiano leggermente digradante verso il mare, dove si trova un porto naturale, oggi adibito a porto turistico (la Cala). In passato era diviso da due fiumi, il Kemonia ed il Papireto, interrati ed in parte deviati verso il fiume Oreto. Il sottosuolo è composto quasi esclusivamente da materiali accumulatisi durante i secoli presso la foce dei due fiumi.
È racchiuso all’interno di un quadrilatero di vie che ricalcano, in parte, i fossati delle vecchie mura cittadine.